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Ci si può ammalare di Internet

Intervista al dott. Manuele Matera su Il Nuovo Corriere di Firenze, 29 maggio 2010

<<Si comincia addirittura a tre anni. Si maneggiano finti telefonini e mini computer, poi nell'adolescenza si fa a gara a chi ha il cellulare di ultima generazione, quello super accessoriato pubblicizzato in tv fino alla nausea. Ma la smania dell'informatica e della tecnologia non cattura solo i giovani. Attaccati al personal computer, passando le ore a navigare su Internet, ci sono anche tanti adulti. Per non parlare di quei trentenni che passano la notte davanti a uno schermo a sfidare "amici" che si trovano dall'altra parte del mondo, in realtà virtuali. Internet, cellulare e videogiochi: ecco le nuove droghe che ossessionano gli italiani [...] Il fattore che accomuna questo tipo di dipendenze - spiega lo psicologo Manuele Matera - è un elevato stato di ansia di cui soffre il soggetto. L'attenzione focalizzata sull'oggetto e sul pensiero dei videogiochi o di Internet, riesce a controllare l'ansia. Ma gli studi sulle terapie di cura sono ancora al vaglio degli psicologi. Molte dipendenze di questo tipo nascono da problemi relativi all'affettività: qualcosa nel rapporto con la propria cerchia di affetti è andato storto. E all'improvviso senza il videogioco, senza il cellulare, non si può più stare". Come in molte altre dipendenze, l'alcol o la droga ad esempio, la vittima non si accorge di avere un problema, "sono i familiari che si rivolgono ai servizi sanitari per trovare una via d'uscita, chi vive il problema non ne è consapevole>>

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Contatti

Dott. Manuele Matera
Psicologo Psicoterapeuta
Tel. 347 7594948
manuele.matera@gmail.com


Dott.ssa Chiara Giustini
Psicologa Psicoterapeuta
Tel. 329 7237166
chiara.giustini@gmail.com

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Troppo legato al passato

Buonasera, ultimamente mi accorgo sempre più spesso di essere troppo legato al mio passato. Ho 34 anni, una compagna con la quale convivo ed abbiamo 2 splendide bambine. Vivo ormai ogni giorno ricordando il passato, posti visitati, episodi di vita, persone (piacevoli e spiacevoli), canzoni, ricordi. Mi sono sempre ritenuto un nostalgico, ma negli ultimi mesi noto che certi miei pensieri legati al passato aumentano costantemente. Sia chiaro che non vivo la cosa con disagio, anzi, spesso sono felice ricordando tutte queste cose. Mi capita però anche di ricordare certi momenti pensando che non li rivivrò più, o pensare a persone importanti che, per un motivo o un altro, oggi non vedo più. E quando mi assalgono questi pensieri, un velo di tristezza mi accompagna e mi accorgo che dentro di me resta indelebile. Mi chiedevo se la mia possa essere ritenuta una condizione particolare o un semplice passaggio che ad un certo punto della propria esistenza va attraversato.
La ringrazio per il tempo che mi dedicherà.

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