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Un consiglio per conoscere una ragazza

Dott. Matera, mi chiamo Andrea, ho trovato la Sua mail sul sito Psicologia Oggi e mi sono permesso dicontattarLA per chiederLe un grande consiglio perchè ho un piccolo problema: vorrei conoscere una ragazza. Intanto  devo dire che non sono ancora fidanzato, sono un ragazzo un po' timido e un po' perché  andavo ancora a scuola e non avevo molto tempo libero per uscire (ho finito da qualche mese l'università) e un po' perché  non ho ancora trovato una persona me mi piacesse sul serio.... fino a poco tempo fa, e vorrei partire con il piede giusto e con serietà.

Tutti gli anni come di consueto  alla fine di Luglio vado in vacanza in montagna dove ho la casa in affitto a circa 90km da casa mia, durante l'estate e sporadicamente anche durante l'anno capita che fanno alcune feste di ritrovo tipo festa del vino, birra, sagre dei paesi lì attorno e mi è capitato di vedere una ragazza che mi piace molto a due di quelle feste che hanno fatto, una ad agosto e l'altra a ottobre. E' un periodo che siccome ho degli amici del paese di vacanza ,quasi tutti i sabato sono in montagna e esco con loro, con la speranza di poter vedere la ragazza fuori in qualche bar la sera, ma non ho avuto modo di vederla piu'.

Il mio amico  la conosce di vista, mi ha detto che è del posto, che lavora in hotel e che probabilmente finisce tardi con il lavoro la sera, che partecipa sempre alle feste della zona, è assessore in comune è su facebook e non è fidanzata.

Io non sono  iscritto a facebook, perchè non credo nella conoscenza virtuale (soprattutto per ragazze) ma credo sia meglio potersi esprimere e parlarle di persona.Cosa ne pensate riguardo questo?

Il mio amico mi ha anticipato che se la incontriamo in bar puo' provare a presentarmela.

Cosa mi consiglierebbe di dire come primo approccio (senza farle capire che ci sto provando), secondo LEI conviene farmela presentare dal mio amico o forse è meglio che sia io a fare il primo passo, perchè essendo anche il mio amico un po' timido non vorrei fare della confusione e che in questo modo  la ragazza capisca e si "chiude". (non ho ancora avuto modo di conoscerla e quindi non mi ha mai visto).

In fine quando ci lasciamo, per la scusa di rivederci crede che le potrei dire in che zona capita che esce la sera o che mi piacerebbe rivederla, posso secondo Lei chiederle con qualche scusa il numero di telefono o ad essere la prima volta che la vedo potrebbe essere troppo ?

Mi rendo conto e la prego di perdonarmi se nn sono stato sintetico portandoLE via tempo, ma avevo bisogno che Lei capisse un po tutto, perché ho troppo bisogno di trovare una soluzione e vorrei tanto conoscerla.

Spero infinitamente in qualche Suo preziosissimo consiglio appena avra tempo.

Grazie molte  in anticipo.
Saluti.

 

Risponde il dott. Manuele Matera:

Caro Andrea,
cercherò di rispondere al meglio alla tua richiesta, sebbene sia difficile darti quello che chiedi, ovvero qualche consiglio, soprattutto perché soltanto vestendo i tuoi panni e vivendo la tua situazione potrei veramente consigliarti qualcosa di valido; ovvero in generale soltanto tu potrai sapere cosa sia veramente giusto fare e come muoverti.

Provo lo stesso a dirti qualcosa, con la speranza che mi perdonerai se sbaglierò in ciò che dico.

Le prime volte che proviamo interesse per un'altra persona sono momenti complessi, ricchi di emozioni e spesso dominati dalla paura di fare un passo falso, di sbagliare i tempi, di dire ciò che era meglio tacere e di non poter più recuperare. L'ansia che domina queste situazioni è al contempo creatività e vitalità e ti consiglio di goderti fino in fondo questo momento, sebbene possa far veramente soffrire. Spesso si dice che poi sarà tutto più facile, che diventeremo più sicuri nel conoscere l'altro o l'altra…. Sono frasi fatte, queste emozioni, queste sensazioni, queste paure restano per tutta la vita, si ripresentano mascherate e mutate dal tempo ma sostanzialmente uguali nella forma….. per fortuna! Anche chi sembra tanto padrone delle situazioni e di se stesso spesso prova tutto questo, a volte è più bravo a celarlo.

Da quello che scrivi emerge una paura comune, ovvero la paura di commettere un passo falso, di far capire troppo presto a lei che ti piace, di non sapere se dirle o meno che vorresti rivederla, se sia meglio fartela presentare oppure farti avanti di persona….
Sai cosa ti rispondo? Che forse sono tutti sani falsi problemi. Se tra due persone c'è interesse non esistono passi sbagliati, qualsiasi strada porterà a volersi conoscere meglio.  

Ma allora come muoversi?

Cerca di capire cosa ti rende più sicuro, cosa ti farà più piacere fare e non cosa sia meglio o peggio, perché non esiste la scelta migliore, starà a te far diventare ogni scelta la migliore una volta che l'hai fatta.

Non demordere, non perdere la speranza e cerca di muoverti nella maniera più spontanea, anche quelli che potrebbero sembrare errori in realtà potrebbero essere preziosi; se vi piacete la magia avrà inizio.

Un grande in bocca al lupo, mi ha fatto tanto piacere tornare indietro negli anni cercando di recuperare le emozioni che mi hai fatto rivivere con la tua lettera, e di questo ti ringrazio.

dott. Manuele Matera

Contatti

Dott. Manuele Matera
Psicologo Psicoterapeuta
Tel. 347 7594948
manuele.matera@gmail.com


Dott.ssa Chiara Giustini
Psicologa Psicoterapeuta
Tel. 329 7237166
chiara.giustini@gmail.com

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Mio figlio si distrae

Gentile Dott.ssa,
le espongo il mio problema.
Mio figlio, 1a elementare, a scuola non va male,  però inspiegabilmente alle volte viene a casa senza aver combinato anche quasi nulla magari nelle prime due ore.
Cioè, a volte non si capisce cosa abbia fatto e lui risponde: mi distraggo.
Ho fatto presente la cosa all’insegnante di italiano che, avendo più ore con lui, è quella per la quale si verifica di più il problema, e dice  che è solo una questione di tempo, che si sveltirà. I voti sono buoni, le insegnanti sono contente, e poi sulle verifiche sembra concentrarsi in modo veramente inusuale per lui. Ha imparato a leggere prima di altri.
A casa poi non ne parliamo, la lentezza è estrema… soprattutto con noi genitori, sembra vivere in un altro mondo… faccia conto che io dalle 16 in poi sono sempre a casa, ma lo devo continuamente minacciare… e non va avanti anche se ha poca roba da fare… se ne ha tanta poi si spaventa del carico di lavoro! Insomma una lotta… continua.
Per il resto, a parte essere figlio unico, è un bambino socievole che cerca sempre  compagnia (ha già molti amichetti che vengono a casa o viceversa)… alzerebbe sempre la voce però… lo richiamo spesso… comunque a parte questo mamme e insegnanti mi dicono che è un bambino educato.
Grazie per qualsiasi consiglio.

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