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Parlare di omosessualità ai bambini

Salve,
sono la mamma di un bambino di cinque anni che, come tutti i bambini, fa domande per conoscere il mondo. Cerco di non farmi trovare impreparata ma ci sono alcuni argomenti che mi impensieriscono perché sono delicati non vorrei che a mio figlio arrivasse un messaggio sbagliato. Uno di questi è l'omosessualità: come spiegarla a un bambino? Cosa rispondere ad esempio ad una sua semplice domanda: un maschio si può fidanzare con un altro maschio?
Grazie mille per la risposta

 

Risponde il dott. Manuele Matera

Salve,
fa piacere incontrare genitori come lei attenti a non trovarsi impreparati su temi importanti, e soprattutto pronti a rispondere quando arriverà la domanda più che rispondere a domande che ancora non sono arrivate. I bambini sono pronti ad ascoltare ciò che è risposta alle loro domande più che lezioni di vita calate dall'alto per placare un'ansia dei genitori.
Quindi innanzi tutto mi sento di dirle che il primo passo lo ha già fatto ed è estremamente condivisibile: aspetti una domanda, a quella potrà provare a rispondere.
Ma cosa si risponde in questi casi?
Nella sua richiesta si cela tutta la difficoltà che incontriamo in paesi quali il nostro e che molto probabilmente non è così forte in paesi dove la libertà di pensiero e di vita è sicuramente più evoluta rispetto a quanto viviamo noi, dove ancora oggi parlare di omosessualità pare significhi parlare di una malattia (per giunta strana), di una perversione o di qualcosa per la quale comunque chi ne "soffre" se ne debba vergognare.
Come per ogni altro tema a rischio di pregiudizio prima di parlarne con i nostri figli è bene fare i conti con noi stessi, con gli stereotipi che ci portiamo dentro più o meno consapevolmente, con le emozioni e i pensieri che ci associamo. Una volta chiarito a noi stessi il tema e una volta in grado di viverlo con l'apertura mentale che più riusciamo ad avere allora siamo pronti ad affrontare il tema con un'altra persona, anche con i nostri figli.
Poter parlare liberamente di amore tra persone dello stesso sesso ai nostri figli significa dare uno dei più grandi insegnamenti in assoluto, sulla libertà, sul rispetto, sull'accettazione.
A volte la realtà è molto più semplice rispetto alla nevroticizzazione alla quale la vita ci ha portato con il corso dei nostri anni, vedrà che inaspettatamente sarà per suo figlio molto più semplice capire che possa esistere non solamente l'amore eterosessuale di quanto possa riuscire a noi adulti, adulti ma sicuramente più limitati nel pensiero rispetto ai bambini.
La ringrazio per la sua preziosa domanda, è stato spunto di riflessione estremamente interessante, e le auguro buona giornata

Manuele Matera

Contatti

Dott. Manuele Matera
Psicologo Psicoterapeuta
Tel. 347 7594948
manuele.matera@gmail.com


Dott.ssa Chiara Giustini
Psicologa Psicoterapeuta
Tel. 329 7237166
chiara.giustini@gmail.com

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Vorrei smettere di masturbarmi

"Salve! sono disperato e ho bisogno al piu' presto dell'aiuto di qualcuno. Ho 30 anni e non ho mai avuto una ragazza per colpa della mia timidezza e ho pochissimi amici e sono sempre da solo a casa con i miei genitori. E' da quando avevo 13 anni che mi masturbo parecchio.anni fa molto di piu'... oggi riesco a controllarmi meglio pero' mi sento sempre male dopo averlo fatto. Non subito dopo averlo fatto. Il giorno dopo e ho sempre le occhiaie e mi sento stanchissimo. Ho perso la voglia di fare anche le cose che mi divertivano e faccio fatica a lavorare e a relazionarmi con gli altri perche' non mi sento per niente bene e ho sempre queste occhiaie sempre piu' marcate.

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