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Ancorati al passato

Salve,
mi chiamo Sara ed ho 20 anni.
Volevo parlare di un mio problema che ritengo piuttosto importante.
Fino ad ora ho avuto 3 storie  che ritengo più o meno significative. La prima è stata all'età di 17 anni, con un ragazzo un anno più grande di me L e con cui sono stata 3 mesi. Ci stavo bene ma forse in lui non trovavo quella particolare scintilla. La storia finisce e a distanza di qualche mese incontro un altro ragazzo G con cui vivo una storia intensa per quasi 6 mesi, mi innamoro follemente e passo con lui intere giornate.

La storia però ha molti problemi, innanzi tutto perchè è una storia segreta per vari motivi, quindi nessuno ne è a conoscenza e poi perchè lui è un tipo tranquillo, geloso e possessivo si, ma forse per via della situazione non può dimostrarlo. Nonostante l'amore folle che provo per G però penso e rivedo L, l'ex,  tutto alla luce del giorno, senza nascondere nulla al mio ragazzo. Decido quindi, di tornare nella vecchia storia,dall 'ex, per capire se è davvero quello che voglio. Col tempo mi accorgo che stando con L non riesco a togliermi dalla mente e dal cuore, per via dell'amore folle, G.  Rilascio L e torno nuovamente da G. Ma le cose non vanno assolutamente bene, la segretezza ci crea molti problemi e pur non volendo siamo costretti a chiudere la nostra storia, nonostante ciò continuiamo a sentirci e vederci anche se sempre meno. Incontro dopo qualche mese un altro ragazzo F, il quale mi piace molto e questo mi distrae da G. La storia dura un anno e mezzo ed è piena di conflitti e tensioni. Dopo qualche mese in cui stavamo bene io ricomincio con la solita storia, mi sento, vedo e penso l'ultimo ex G, il mio grande amore, il quale mi chiede di tornare insieme, questa volta per non cadere nel solito errore decido di non tornare nel passato perchè non voglio più sbagliare e voglio portare a compimento la mia storia così come andrà. Il problema è che così facendo mi faccio del male perchè sto per quasi 2 anni con un ragazzo ma penso all'ex. Il tempo passa e dopo quasi 2 anni di storia decido di lasciarlo e di tornare da G. Solo che G non è più lì ad aspettarmi e quindi è questo che non mi fa ritornare da lui (Non sapendo come sarebbe andata). Riprendo la mia vita da sola con serenità ma ad un tratto ritorna questo film infinito con scene che si ripetono, proprio nel momento in cui frequento un altro, ritorna il pensiero di F con cui vorrei tornare, e allora penso che è meglio non ricominciare un'altra storia per evitare di ritrovarmi incastrata in quel circolo vizioso. Mi trovo qui, in bilico fra il ritorno con l'ex, F, che però già avevo lasciato e l'inizio di una nuova storia col rischio di pensare ancora e nuovamente all'ex. Di per sè la storia fa un pò sorridere per via dell'intreccio ma credo che il problema sia molto più grande di quello che sembra. Dovrà pur esserci un motivo logico a questo comportamento, perchè il problema non è tanto il ritorno con l'ex che è tipico di molte donne ed uomini, il problema è che si sta sempre con il pensiero e con il cuore in qualcosa di vecchio e questo impedisce di vivere il futuro, e non si risolve con un semplice " immergiti nella nuova storia e lasciati amare", questo l'ho già fatto tempo fà, ci ho provato, ed il risultato è stato vivere per quasi due anni una storia basata sulla finzione, con la testa altrove, con tutto che mi sia impegnata a lasciarmi amare e soprattutto ad amare, ma non è andata.
Grazie, spero possiate aiutarmi.


Risponde il dott. Manuele Matera:

Gentile Sara,
se come scrivi «dovrà pur esserci un motivo logico» , forse tale motivo non è così facilmente rintracciabile nelle relazioni che hai descritto in maniera così dettagliata.
Considerando la tua continua ricerca di “quello che c’era nel passato”, mi viene da pensare che forse  ciò che manca non può essere trovato nelle relazioni sentimentali attuali in quanto appartiene ad altre relazioni importanti, che potrebbero essere di natura diversa e sfuggerti in questo momento dall’essere comprese. A volte una relazione che resta emotivamente aperta con una figura significativa quale un genitore, un amico o un’altra persona importante, anche del passato, può far si che si stia «sempre col pensiero e con il cuore in qualcosa di vecchio e questo impedisca di vivere il futuro» , come sempre te scrivi, anche quando la parte che vive nel passato è inconscia e ci pone comunque in storie sentimentali apparentemente incomprensibili. In questi casi spesso la comprensione della nostra storia e del nostro passato è la chiave giusta per permetterci di comprendere cosa stia accandendo nel presente.
Sperando di esserti stato almeno un minimo di aiuto,
Manuele Matera

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Dott. Manuele Matera
Psicologo Psicoterapeuta
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Un rapporto problematico con mia sorella

Salve, scrivo perché ho un rapporto problematico con mia sorella che sta raggiungendo quasi la "follia". Lei è più grande di me (io ho 26anni lei 29) è egocentrica, ogni volta che vede  mio padre dedicarmi qualche attenzione in più si ingelosisce, mi sta sempre dietro e sembra che sfrutti le mie debolezze come il non avere amici o il non avere un ragazzo a suo favore per avvallarsi la ragione.
Sono una ragazza abbastanza introversa, ho eliminato amicizie superficiali, alcuni amori in parte ho contribuito ad allontanarli. Ho delle esperienze sociali negative risalenti ai 13 anni che mi hanno portato a vivere di pancia la vita e a sentirmi male non appena sto in compagnia di persone, specialmente in luoghi affollati. Vivo in famiglia con mio padre che fa finta di niente ed è contrario alla psicoterapia.
Ho affronato due lutti, quello di mia madre a 8 anni e quello di mia nonna un anno fa che mi ha devastato.
Le scrivo perché non riesco ad andare avanti se prima qualora bisticciassi con mia sorella andavo da mia nonna ora mi sento sola e ogni qualvolta conosco nuove persone mi sento troppo vulnerabile per aprirmi, riverso tutto il mio malessere nello stomaco e non vivo la vita bene.
Mi scuso se sono stata prolissa, volevo una sua opinione o un consiglio per affrontare queste problematiche.

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